Condividi
11 Febbraio 2025
Comunità energetiche rinnovabili e solidali, convegno in Campidoglio
Il 10 febbraio si è svolto a Roma un convegno organizzato dal Campidoglio, dedicato alle Comunità energetiche rinnovabili e solidali. Nel corso dell’incontro, aperto dal sindaco Roberto Gualtieri, si è parlato dell’approvazione del regolamento “Per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici di Roma Capitale a favore di comunità energetiche rinnovabili solidali ed è sostato approfondito il ruolo di banche e fondazioni per accompagnarne la realizzazione.
Alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri,dell’Assessore capitolino alle Politiche Sociali,Barbara Funari e del Presidente della Commissione Ambiente,Giammarco Palmieri,sono stati approfonditi gli obiettivi sociali e le sfide di fattibilità economica di vari progetti che Roma Capitale sta portando avanti con tutte le realtà impegnate per la diffusione dei nuovi modelli di condivisione di energia da fonti rinnovabili resi possibili dalle Direttive Europee: Forum del Terzo Settore,Coordinamento Cers Roma,di Banco dell’Energia,Fondazione Charlemagne,BCC Roma,Banca Etica,Banca Intesa San Paolo.
Nel corso del convegno Stefania Mancini, presidente Fondazione Charlemagne è intervenuta per spiegare il ruolo del “programma per Roma” Periferiacapitale per la cura dell’ambiente in Città, sostenendo organizzazioni presenti nei territori e legate tra loro nell’ impegno costante in una nuova visione di sostenibilità ambientale.
La Fondazione Charlemagne ha deciso di sostenere la costituenda Comunità energetica rinnovabile e solidale (CERS) nella periferia romana (IV Municipio), nei quartieri, lungo via di Casal de’ Pazzi-viale Kant, di Rebibbia e Ponte Mammolo che, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Clima del Comune di Roma, ha ottenuto il tetto dell’Istituto Palombini a Casal de Pazzi per installare i pannelli.
Obiettivo della CERS De Pazzi quello che i proventi della produzione di energia venissero utilizzati per affrontare diverse problematiche sociali all’interno del territorio, quindi avesse un impatto diretto sulla qualità della vita delle persone.
La Fondazione Charlemagne ritiene infatti che le CERS, nel contesto di crescita e costruzione di relazioni sociali, possano di fatto diventare dei facilitatori tra le diverse associazioni, gruppi, scuole, biblioteche, musei ed enti pubblici ei territori dove si sviluppano.
Le risorse generate dalla CERS possono essere investite in percorsi formativi, nella ricerca di nuove pratiche pedagogiche, nella creazione di spazi sicuri e accoglienti per i ragazzi, e nel promuovere nuove modalità di educazione.
Il sostegno ambientale della Fondazione è stato finalizzato inoltre all’acquisto dell’impianto fotovoltaico che verrà installato sui tetti degli edifici scelti tra quelli che ospitano gli enti della Comunità educante a partire dall’Istituto Comprensivo G. Palombini e dalla Casa del Parco della Riserva Fluviale della Valle dell’Aniene.
Le Comunità energetiche rinnovabili e solidali sono oggi un modello di produzione e consumo di energia che combina sostenibilità e solidarietà; rappresentano uno strumento fondamentale per la transizione energetica, in quanto consentono non solo di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili; ma hanno un impatto positivo sui territori, favorendo l’aggregazione sociale e il coinvolgimento di diversi attori.
L’idea di mettere a disposizione il patrimonio edilizio comunale per sviluppare le comunità energetiche rinnovabili è per la Fondazione un punto di forza nel sostegno alla CERS. Ed è stata una notizia importante il fatto che lo scorso dicembre venisse approvato il Regolamento per le CER e che Roma fosse tra i primi Comuni in Italia che punta a coinvolgere gli Enti del Terzo Settore per avviare comunità energetiche rinnovabili e solidali.
Crediamo che l’avvio di Comunità energetiche rinnovabili e solidali possa non solo essere occasione di lotta all’emergenza climatica, ma rappresentare anche una chiave per combattere disuguaglianze, povertà energetica, e per offrire occasioni che favoriscano l’agire collettivo delle realtà locali, di un’ampia comunità coinvolta con scuole, associazioni ambientaliste, cooperative, parrocchie ed associazioni sociali. Tutte interessate a creare delle economie generative per il territorio ed a favore della comunità.
Qui una breve fotogallery dell’evento.
———————-
Condividi