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Complicità finanziaria UE nei respingimenti verso la Libia

L’ Unione Europea deve  sospendere il finanziamento al programma attraverso cui i migranti vengono bloccati in Libia.

Tale programma viola le norme di diritto finanziario dell’UE e le norme internazionali sui diritti umani, sostengono il Global Legal Action Network (GLAN), l’ASGI e l’Associazione Ricreativa e Culturale Italiana (ARCI) in un esposto presentato oggi alla Corte dei Conti dell’UE.
L’esposto sostiene che la Commissione Europea fornisce supporto finanziario a progetti che risultano nel respingimento di persone verso la Libia, dove queste subiscono terribili abusi, in violazione dei suoi obblighi sul non contribuire a gravi violazioni dei diritti umani. La Corte dei conti, l’istituzione preposta al controllo delle finanze dell’Unione attraverso l’attività di audit, dovrebbe dare inizio ad una “special review” (analisi) del programma di gestione integrata delle frontiere (IBM) finanziato attraverso il Fondo Fiduciario per l’Africa che supporta le autorità libiche e assicurarsi che la Commissione europea sospenda il programma in attesa delle revisioni necessarie, come richiesto dal diritto dell’UE.
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