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Il Cristo di Leopoli simbolo delle sofferenze della guerra

La statua di Gesù Cristo il Salvatore è stata rimossa dalla cattedrale armena di Leopoli e portata in un bunker, per proteggerla dai bombardamenti russi, ha scritto su Twitter Tim Le Berre, che si occupa di conservazione nei musei  per l’esercito francese.
«L’ultima volta fu portata fuori durante la Seconda Guerra mondiale», ha spiegato Le Berre, che è specializzato in protezione dei patrimoni artistici in zone di conflitto armato, e ha postato la foto scattata dal fotografo freelance portoghese André Luís Alves, un’immagine drammatica e molto condivisa sui social network, dove qualcuno l’ha paragonata alla Deposizione di Caravaggio.
«Stiamo avvolgendo le sculture con teli ignifughi, lana di vetro, un alluminio speciale, e poi li mettiamo nei sacchi», ha confermato Lilia Onyschenko, direttrice del dipartimento per la protezione del patrimonio storico di Leopoli.
Articolo completo su:
https://www.corriere.it/

Ricordiamo che Fondazione Charlemagne è con Philea.eu, la nuova organizzazione europea che unisce 10.000 fondazioni filantropiche del continente europeo, di fronte all’invasione russa dell’Ucraina:
“Siamo solidali con il popolo ucraino dopo l’invasione del governo russo nelle loro terre. I nostri pensieri più sentiti vanno alle famiglie, agli amici e ai loro cari colpiti da questa situazione devastante. Crediamo in un mondo giusto e democratico. Crediamo di essere molto più forti insieme che separati. Mentre ci uniamo a milioni di persone in tutto il mondo a guardare l’evolversi della situazione, molti dei nostri affiliati stanno lavorando sul campo a sostegno delle persone colpite da questa crisi.”

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